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mercoledì 20 giugno 2012

COME SI AFFRONTA LA DISLESSIA

Quando un genitore o un insegnante sospetta di trovarsi di fronte ad un bambino dislessico deve intervenire immediatamente, è importante che venga fatta al più presto una valutazione diagnostica.
La diagnosi deve essere svolta da esperti specialisti, mediante l'utilizzo di specifici test. La diagnosi permette di capire qual è la situazione ed evitare gli errori più comuni come ad esempio colpevolizzare il bambino,attribuire la causa a problemi psicologici, errori che determinano in lui frustrazioni anche piuttosto gravi. Il professionista dovrebbe redigere un referto scritto indicando il motivo dell' invio, i test utilizzatie la diagnosi conclusiva.
Una volta che si ottiene la diagnosi si possono mettere in atto degli aiuti specifici, tecniche di riabilitazione, quindi semplici provvedimenti della modifica della didattica a favore dei ragazzi dislessici contenute nelle direttive Ministeriali, come ad esempio la concessione di tempi più lunghi per lo svolgimento dei compiti.
Dopo la diagnosi il percorso è differenziato a seconda dell'età del soggettodislessico, della specificità del disturbo e dal grado di gravità. Dopo aver ottenuto la diagnosi alcuni elementi importanti sono i seguenti:
  • stare a stretto contatto con la scuola;
  • la famiglia deve prendere coscienza del fatto che la strada per il recupero del dislessico è difficile in quanto il carico dei compiti del bambino aumenta maggiormante ciste le difficoltà;
  • indicare la possibilità di strumenti compensativi;
  • il professionista deve comunicare la diagnosi in modo pertinente e preciso e redigere un referto scritto;
  • è fondamentale l'ambiente, esso deve stimolare il bambino, aiutandolo nella costruzione di un' immagine positiva di sè;
  • se il bambino è nel primo ciclo della scuola primaria è consigliato una terapia logopedica o una terapia neuropsicologica
I ragazzi dislessici possono imparare anche se in maniera un pò diversa dagli altri.