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giovedì 22 dicembre 2011

diagnosi

La dislessia evolutiva è una difficoltà duratura di apprendimento della lettura e della sua automatizzazione nei bambini d'intelligenza normale. La diagnosi di dislessia deve rispondere ai seguenti criteri:
  •  Intelligenza normale: QI deve risultare almeno uguale o superiore a 90 in una o l'altra scala( verbale e non- verbale) di una prova standard d'intelligenza generale;
  •  Scolarità normale : i dislessici sono bambini che sono stati scolarizzati normalmente, senza cambiamenti frequenti di insegnanti, senza assenze prolungate o ripetenze riguardanti soprattutto l'inizio dell'apprendimento;
  •  Difficoltà selettive e durature in lettura e, spesso, in ortografia.

lunedì 17 ottobre 2011

Classificazione delle dislessie 
Tra le dislessie evolutive è possibile distinguere:
  1. Le dislessie periferiche: -sia lettera per lettera: lettura lenta e laboriosa che esige lo spelling della maggior parte delle lettere delle parole prima di poterle identificare; -sia visiva: lettura lenta, i salti di riga sono frequenti( portiamo come esempio gli errori di sostituzione e l'omissione delle parole funzionali).;
  2.  Le dislessie fonologiche: in questo caso il deficit di lettura si manifesta attraverso difficoltà nel leggere parole poco familiari. Gli errori consistono il più delle volte in lessicalizzazioni erronee e delle paralessi( si tratta di produrre una pseudo-parola attraverso un 'aggiunta, omissione o sostituzione di segnenti della "parola target");
  3. Le dislessie di superficie: nei dislessici di superficie, le difficoltà si incentrano sulle parole irregolarie questo tanto più tali parole non sono molto usate nella lingua parlata;
  4.  Le dislessie profonde: in questo caso i bambini hanno di solito un livello intellettuale limitato e presentano spesso un disturbo grave nell'espressione. In queste dislessie  le paralessie semantiche costituiscono il più caratteristico tipo di errore. Queste paralessie sono accompagnate da paralessie derivazionali (condividono con il target la radice ma si differenziano per l'aggiunta, l'omissione o la sostituzione dell'affisso).

giovedì 15 settembre 2011

Come si manifesta?
 La dislessia si manifesta con una lettura scorretta costituita da molteplici errori, da una lettura lenta e può manifestarsi anche con una difficoltà nel comprendere ciò che si va a leggere indipendentemente sia dai disturbi di decodifica del testo scritto che della comprensione in ascolto.Gli errori caratteristici che solitamente compie un bambino dislessico nella lettura e nella scrittura sono i seguenti:
  •  sostituzione di lettere ( le coppie di fonemi simili sono le seguenti): f-v; t-d; l-r; s-z; c-g; p-b; m-n;
  • Scarsa discriminazione di grafemi che differiscono per piccoli particolari; cioè il soggetto mostra difficoltà nel discriminare grafemi che presentano somiglianze.Può confondere la “m” con la “n” per esempio; la “c” con la “e”; la “f” con la “t”...);
  • Inversioni di sillabe;spesso la sequenza dei grafemi viene invertita provocando errori particolari di decodifica della sillaba (il soggetto può, ad esempio, leggere “li” al posto di “il”) e della parola (può leggere, ad esempio, “talovo” al posto di “tavolo”...); inversione anche di lettere e di numeri (ad esempio 251 anziche 15);
  • Salta una o più parole parole e salta da un rigo all’altro;
  • Aggiunte e ripetizioni; il bambino dislessico, avendo difficoltà a continuare con lo sguardo da sinistra a destra può portare ad errori di decodifica aggiungendo ad esempio qualche sillaba o qualche grafema (esempio "matitita" anzichè "matita")
  • Omissione di grafemi e di sillabe; il soggetto omette la lettura di parti della parola; può tralasciare la decodifica di consonanti (ad esempio può leggere “fote” anzichè “fonte"..) oppure di vocali (può leggere, ad esempio, “fume” anzichè “fiume" “...) e, spesso, anche di sillabe (può leggere “talo” anzichè “tavolo”; “paro” anzichè “papavero”).
  • A volte il bambino dislessico non riesce ad imparare le tabelline in ordine e alcune informazioni come ad esempio i giorni della settimana, i mesi, l'alfabeto;
  • Fa confusione per quanto riguarda i rapporti temporali e spaziali( ieri/oggi, destra/sinistra, avanti/indietro);
  •  Fa fatica ad esprimere verbalmente ciò che pensa, difficoltà di concentrazione e attenzione;
  • Appare disorganizzato nelle sue attività, sia a casa che a scuola, fa fatica a copiare alla lavagna e a prendere nota di tutte le informazioni magari appena dettate dall'insegnante.
Il disturbo specifico comporta un impatto negativo per l'adattamento scolastico e per le attività della vita quotidiana.


 

martedì 16 agosto 2011

I disturbi specifici dell'apprendimento( DAS-Learning Disabilities),all'interno dei quali si può parlare di dislessia,sono disturbi INTRINSECI all'individuo,presumibilmente legati a disfunzioni del sistema nervoso centrale  e possono presentarsi lungo l'intero arco di vita.Quindi non sono legati ad uno scarso impegno come magari si può pensare .